Costantino il Grande, adottò e diffuse il Chi Rho (monogramma costituito essenzialmente dalla sovrapposizione delle prime due lettere del nome greco di Cristo, X (equivalente a “ch” nell'alfabeto latino) e P (che indica il suono “r”). lo rappresentò entro un cerchio, forse una corona d'alloro in segno di vittoria; questo cerchio, però, poteva essere interpretato come un simbolo solare. Secondo alcuni, inoltre, la lettera "chi" è spesso disegnata orizzontale in modo che l'angolo fra le due aste che la compongono alluda all'angolo fra il piano dell'eclittica e il piano dell'equatore celeste.
Anche Bernardino da Siena, che diffuse e promosse il culto del Nome di Gesù, arricchì un simbolo preesistente inscrivendolo all'interno di un disco solare con dodici raggi serpeggianti.
Per questi motivi alcune chiese protestanti, in particolare i restaurazionisti rifiutano questi cristogrammi, ritenendoli eredi di simbologie solari pagane.
Anche Bernardino da Siena, che diffuse e promosse il culto del Nome di Gesù, arricchì un simbolo preesistente inscrivendolo all'interno di un disco solare con dodici raggi serpeggianti.
Per questi motivi alcune chiese protestanti, in particolare i restaurazionisti rifiutano questi cristogrammi, ritenendoli eredi di simbologie solari pagane.
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