PRINCIPI ERMETICI

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Si parla ancora del principio ermetico🔄
Il Maestro Omraam Mikhaël Aïvanhov dice:

« Se certi comportamenti umani rimangono inspiegabili, ciò dipende dal fatto che non si conoscono le relazioni esistenti fra la natura inferiore e la natura superiore in ogni essere. Così può accadere di vedere persone, che per anni sono state modelli di moralità e di virtù, cadere un giorno in preda a passioni incontrollate e abbandonarsi a trasgressioni di ogni genere. E viceversa, si sono visti dei criminali o dei depravati prendere improvvisamente la via della bontà, del sacrificio e della santità. È qui che l'albero può illuminarci. Nell'albero i rami sono collegati alle radici: mentre i rami si allungano o si ingrossano, anche le radici si sviluppano insinuandosi sempre più profondamente nel terreno. Per l'essere umano, come per l'albero, la parte più alta è collegata a quella più in basso, e viceversa. Per chi non ne è cosciente e non ha studiato come funziona il legame fra l'alto e il basso, numerosi fenomeni della vita psichica rimarranno impossibili da dominare o anche solo da capire. »

Le radici sono come un altro "albero" nel terreno; e più l'albero si erge in alto maestoso, più affonda le sue radici sempre più in basso, più irrobustisce i rami e la chioma e più le sue radici affondano in basso nel terreno e diventano più possenti.
Se prendiamo l'albero come un'immagine dell'uomo completo (spirituale e fisico insieme), possiamo intravedere in tutto ciò la cosiddetta "legge di inversione speculare" tra il mondo spirituale e quello fisico.
Ovvero si tratta del famoso principio ermetico del "come in alto, così in basso".
In particolare, possiamo affermare che il nostro sé inferiore è come un'immagine riflessa e invertita (in basso) del nostro vero Io (o Sé Superiore), magari "sbiadita", ma resta comunque una sua immagine.

Inoltre vi possiamo scorgere anche un motivo "energetico" che chiarifica ulteriormente quanto affermato dal Maestro; e qui la fisica può venirci in aiuto, in quanto le leggi fisiche non sono altro che un riflesso di quelle divine.

Più si raggiunge una certa altezza, e più poi in una ipotetica successiva caduta si acquista velocità; ovvero maggiore è la quantità di moto e maggiore sarà l'energia associata al grave (o in altre parole: è maggiore la quantità di energia potenziale, data la maggior quota, che poi si trasformerà durante la caduta in energia cinetica)... il che, in un impatto, significa anche maggiore "capacità distruttiva" (vedasi anche il "teorema dell'impulso").

Infine, possiamo anche aggiungere un'ultima allegoria riguardante stavolta gli ambiti dell'ottica e della percezione sensoriale: più vi è luce, e più la parte in ombra appare buia (per contrasto).

Dunque più si cresce in alto, e più al contempo si deve divenire capaci di dominare/domare la propria ombra, che di conseguenza sarà anch'essa potenzialmente ancora più letale.
E questo è un aspetto esoterico davvero importante, che però purtroppo viene poco divulgato.
Si può intendere questa cosa come una sorta di continuo "VITRIOL" alchemico, ma di un grado via via sempre più "avanzato".

NOTA:
In realtà il simbolo sul quale dovremmo soffermarci di più è quello dell'Albero Rovesciato (cioè, al contrario), ovvero con le radici nel Cielo e la chioma nella terra (nel mondo fisico): l'Albero Cosmico dello Spirito che discende e si manifesta, riflettendosi, nella materia. L'Albero Dritto invece rappresenterebbe la materia che ascende allo spirito.
Come disse Platone (così come anche Steiner ed altri), inoltre, anche l'uomo è una "pianta celeste", rovesciata, con le radici nel Cielo e la chioma in terra (nel mondo fisico).
Tutto il mondo fisico-materiale non è altro che un riflesso "sbiadito" del Vero Mondo che è quello spirituale, che sta in alto; così come il nostro io-inferiore è soltanto un riflesso del nostro vero Io-Superiore.


BY TANYA

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